I gioielli turchesi sono stati trovati sepolti con una mummia egizia di 7.500 anni fa. Perline turchesi risalenti almeno al 5000 a.C. sono stati fatti risalire alla Mesopotamia, il nome dell'antico Iraq. Le Americhe hanno iniziato a estrarlo probabilmente un millennio fa, ed è stato scoperto in luoghi di sepoltura dall'Argentina al sud-ovest americano.

Si dice che il suo nome derivi dall'errata convinzione che provenga dalla Turchia, o forse dalla parola persiana, firouze. Ad ogni modo, il suo nome ha finito per significare un particolare colore azzurro cielo che è più popolare nei gioielli turchesi ed è la pietra portafortuna alternativa di Dicembre.

Presumibilmente fu un commerciante bianco che per primo suggerì ai Navajo di realizzare intagli sul turchese. Qualunque sia l'origine della pratica, è sopravvissuta fino ad oggi. Si credeva generalmente che il turchese proteggesse le persone da morsi di serpente, veleno, malattie degli occhi e cadute. Si pensava che impartisse potere al suo proprietario e invocasse la pioggia per i raccolti.

Il turchese era venerato tra i nativi americani. Il navajo chiamato turchese era un pezzo di cielo caduto sulla terra, gli Apache credevano che aiutasse guerrieri e cacciatori a mirare con maggiore precisione, gli Zuni pensavano che li proteggesse dai demoni e gli Aztechi lo riservavano ai loro dei, vietando ai comuni mortali di indossarlo. Ancora oggi, la raffinata bellezza di un intaglio turchese evoca una risposta mistica da parte delle persone.