Napoli è una città piena di sfumature. Spesso nella tradizione napoletana il mito si fonde con la storia, anche l'arte di lavorare il Cammeo, radicata nella leggenda. Si dice che già gli antichi greci praticassero quest'arte, per poi diventare arte amanuense romana dopo che gli stessi greci furono conquistati da Roma.

I Romani incorporarono quest'arte nella vita di tutti i giorni ma soprattutto nelle cerimonie di culto religioso. Con l'avvento del Cristianesimo e del Medioevo quest'arte cadde nell'oblio, tanto da essere praticata soprattutto nelle regioni africane affacciate sul Mediterraneo, fino al 1800 quando l'Italia e, in particolare Napoli con Torre del Greco ei suoi artigiani.

L'arte della lavorazione del cammeo si sviluppò a Napoli nella zona di Torre del Greco insieme a quella del corallo, grazie agli scambi commerciali provenienti dall'Africa e dal Centro America. Torre del Greco ha raggiunto l'apice del successo grazie ai suoi artigiani, tanto che, nel 1876, viene istituita la Scuola di Incisione su Corallo e Disegno Artistico Industriale, trasformando il paese in una torre per la lavorazione del corallo e delle più importanti conchiglie in il mondo.